PREMI ANLAI

Premi Anlai 

 

PREMI ANLAI ASSEGNATI DAL 2006 al 2017

Premi Anlai 2006/2017
Maestri liutai e archettai
Pierangelo Balzarini alla memoria
Francesco Bissolotti
Antonio Capela
Giorgio Cè
Filippo Fasser
Udino Lazzarin
Florian Leonhard

Liuteria Fratelli Migani 
Giovanni Lucchi
Sergio Palmiro Maggi
Franco Merlo

Primo Papini 
Valery Prilipco
Luca Primon
Zhen Quang
Claudio Rampini
Michele Sangineto
Tibor Semmelweis

Giorgio Scolari 

Marco Traverso
Carlo Vettori
Wanna Zambelli

Andrea Zanze'

Premi Anlai  ai Musicisti

Nella Anfuso
Mauro Ivano Benaglia
Yulius Bertock
Silvia Chiesa
Francesca Dego
Marco Fornaciari
Fiorella Foti
Stefano Ginevra
Massimo Incarbone
Michael Kugel
Wim Janssen
Andrea Marcon
Salvatore Moltisanti
Carlotta Nobile alla memoria
Sandor Fejer alla memoria violinista morto nella nave Concordia
Alessandro Lupo Pasini
Cristiano Rossi
Danilo Rossi
Anna Serova
Francesco Taranto
Sebastiano Maria Vianello Mirabello
Dominika Zamara 

 

Rossano Aquilanti

Giovanni Arvedi Museo del Violino
Battiloro Giusto Manetti Ditta Battiloro
Ornella Bellezza Direttrice Casa Circondariale di Cremona
Marina Berlinghieri assessore alla Cultura Comune di Pisogne
Antonio Bergonzi studioso
Piermatteo Bertolini Assessore alla cultura Comune di Pisogne
Paolo Bodini Presidente Museo del Violino
Brigitte Brandmair ricercatrice
Rita Cucè Direttrice Scuole di Musica in Afganistan
Luca Ciuffoletti violinista pittore Dipingere la musica
Flavio Dasenno studioso organologo
Salvatore Dugo collezionista Presidente LIACC
Piero Gargiulo ricercatore
Luigi Garòli scultore pittore
Vinicio Gay Direttore Istituto Cherubini Firenze alla memoria
Cesare Gualazzini studioso liutaio ricercatore
Antonio Leoni giornalista
Luca Lucibello Direttore Archimagazine
Renato Meucci studioso organologo
Alfia Milazzo Presidente Città Invisibile Orchestra giovanile Falcone Borsellino

Anna Maramotti Politi 
Mirelvla Mondini Dirigente scolastico Scuola di Liuteria Cremaona
Giorgio Piacentini scultore
Aleksandra Radonic foltografa
Liborio Scaccianoce Direttore Orchestra giovanile Falcone Borsellino

Mario Silla giornalista

Vito Taverna Presidente Poesie nel cassetto
Giuliano Zugliani Funzionario G.F. Val Di Fiemme

 

 

Francesca Dego

Silvia Chiesa.

Francesco Taranto

Stefano Ginevra

Michele Sangineto

Franco Merlo 

Sergio Palmiro  Maggi 

 

FRANCESCA DEGO 

 

 

 

 

 

 

 

 

PREMI ANLAI 2015

ANNA SEROVA

FIORELLA FOTI 

WANNA ZAMBELLI 

 

Premiate a Cremona maggio 2015 

 

a Pisogne saranno premiati 

 

 MARCO FORNACIARI

Il Cda dell’Anlai ha deciso di attribuire i premi Anlai 2015, che saranno consegnati il 9 maggio alle ore 16 nel Salone dei Quadri del Comune di Cremona, a tre personaggi femminili di grande rilevanza. Oltre alla famosa violista presidente onorario del 9° Concorso Nazionale di Liuteria Anlai per strumenti ad arco, saranno infatti premiate fondatrice  e componente dell’Orchestra “Camerata Strumentale Veneta” e dell’Orchestra Sinfonica di Castelfranco Veneto e  la “decana” delle liutaie cremonesi  docente alla Scuola di Liuteria di Cremona dal 1974 ed ex allieva di Francesco Bissolotti.

Anna Serova. Per la rara bellezza del suono e per la sua notevole duttilità artistica, è molto richiesta nella musica da camera – Tra i suoi partners vi sono stati Ivry Gitlis, Bruno Giuranna, Salvatore Accardo, Rocco Filippini, Filippo Faes, Toby Hoffmann. Si è esibita come solista con orchestre come la Moscow State Symphony Orchestra, Siberian Symphony Orchestra, Karelia Symphony Orchestra, Krasnoyarsk Chamber Orchestra, Arkhangelsk State Chamber Orchestra, Orchestra di Padova e del Veneto, Orchestra del Teatro Olimpico.Varie sue incisioni discografiche hanno entusiasmato la critica e ottenuti premi e riconoscimenti. Nel 2007 il suo ultimo Cd “Schumann racconta” registrato con Ensemble Punto It ha ottenuto 5 stelle dalla rivista “Musica” che lo ha recensito tra i Cd eccezionali del mese.Nel 2006 il Sindaco di Krasnojarsk ha nominato Anna Serova “Ambasciatrice culturale della città”. Grazie alla sua opera, è stato firmato il Protocollo d’intenti tra Cremona e la Città siberiana, per mezzo del quale si organizzano scambi culturali, commerciali e amministrative tra l vasta regione della Siberia centrale e l’Italia. Costantemente invitata a tenere dei master class nelle migliori accademie di Russia e Europa. E’ docente di viola e musica da camera presso l’Accademia Internazionale di Biella

Wanna Zambelli. Diplomata, prima donna italiana, nel 1972 presso la Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona, sotto la guida del Maestro Sgarabotto. Lavora successivamente per lungo tempo nella bottega del Maestro liutaio Francesco Bissolotti, dove ha la possibilità di incontrare e di apprendere l’insegnamento di uno dei più grandi liutai e restauratori moderni, Simone Ferdinando Sacconi, durante i suoi ultimi soggiorni cremonesi. Nel 1973, alla V biennale di Cremona, vince la medaglia d’oro con targa del premio “S. F. Sacconi” quale migliore liutaio di età inferiore ai 30 anni. Costruisce i suoi strumenti secondo il metodo classico cremonese, con forma interna e filettando a cassa chiusa. Nel 1980 ha collaborato con il Maestro Bissolotti ed altri liutai dell’Aclap (Associazione Cremonese Liutai Artigiani Professionisti) alla realizzazione della mostra itinerante “Liuteria Classica un Metodo” sul processo di costruzione del violino secondo il metodo classico cremonese.Dal 1974 è insegnante di laboratorio presso la Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona.

Fiorella Foti. Fondatrice (con il Mº Giuliano Carmignola) e componente dell’Orchestra “Camerata Strumentale Veneta”, per quindici anni che ha fatto parte dell’Orchestra Sinfonica di Castelfranco Veneto. Attualmente suona nell’Ensemble Cameristico “Gruppo d’Archi Veneto (da lei fondato nel 2003, del quale è anche Direttrice Artistica Dal 1971 al 2005, ha ricoperto il ruolo di Direttrice Artistica del e delle collaterali ed è stata anche artefice della designazione del Concorso e delle Rassegne di Vittorio Veneto quali rappresentanti ufficiali dell’Italia nell’E.M.C.Y (European Union of Music Competitions for Youth, con sede a Monaco di Baviera), sancita nel Congresso di Oslo del 1998, ha fatto fa parte dello stesso Organismo europeo prima in veste di per l’Italia, e in seguito quale uno dei cinque componenti. In tale ruolo ha sempre lavorato per favorire gli scambi culturali tra giovani strumentisti europei e per tenere i contatti con prestigiosi enti (tra cui: “Fondazione Hindemith” di Blonay-Svizzera; Fondazione “Moulin d’Andé”, Normandia-Francia “ oventudes Musicales Espaa”, Barcellona “Gustav Mahler jugendorchester” del Mº Claudio Abbado, Vienna), venendo spesso invitata in Europa in veste di di convegni, seminari, conferenze, gruppi di studio.

 

 

PREMI ANLAI  2014

Assegnato per il 2014 il primo premio Anlai 

Andrea Marcon

Andrea Marcon è nato a Treviso nel 1963.

Nel 1985 si è laureato al concorso di Bruges, nel 1986 ha vinto il primo premio al concorso "Paul Hofhaimer" di Innsbruck e nel 1991 ha vinto il primo premio al concorso clavicembalistico di Bologna.

Svolge un’intensa attività concertistica in Europa, USA, Canada e Asia nei più prestigiosi festivals e centri musicali in veste solistica e di direttore dell’Orchestra Barocca di Venezia (ai Proms della Royal Albert Hall e al Barbicane di Londra, Konzerthaus Berlino, Gewandhaus Lipsia, Concertgebouw Amsterdam, Theatre du Chatelet Parigi, Konzerthaus e Musikverein di Vienna, Tonhalle Zurigo, Kyoi Hall Tokyo, Carnegie Hall, Alice Tully Hall-Lincoln Center New York, Palau de la Musica di Barcellona e Valencia, etc ). In veste di direttore ospite è stato inoltre invitato dall’Orchestra Sinfonica delle radio nazionali tedesche WDR di Colonia, NDR di Hannover, HWR di Francoforte, Orchestra Filarmonica di Brema, Orchestra della Città di Granada, Real Filarmonica de Galicia, Orchestra da Camera di Potsdam/Berlino, Orchestra da Camera di Ginevra, Orchestra Sinfonica di Lucerna, Orchestra Mozarteum di Salisburgo, Orchestra Sinfonica di Montecarlo e dai Teatri d’Opera di Francoforte, Basilea, Venezia, Potsdam e Los Angeles .

Appassionato interprete di opere teatrali barocche ha diretto Alcina, Ariodante, Siroe di Haendel, Tito Manlio, Atenaide, Orlando Furioso di Vivaldi, L’ Olimpiade di Cimarosa e di Galuppi, Orione e Giasone di Cavalli, Orfeo di Monteverdi collaborando con registi quali Achim Freyer, Jan Bosse, Andrea Cigni, Jorge Lavelli, Barry Kosky.

Ha registrato più di 50 CD, attualmente incide in esclusiva per la Deutsche Grammophone/Archiv Produktion. Quasi tutte le registrazioni hanno ottenuto i più importati riconoscimenti quali il "Premio Internazionale del Disco Vivaldi per la Musica Antica Italiana" della Fondazione Cini di Venezia, il "Diapason d’ Or" francese e l’ECHO PREIS tedesco e per cinque volte il Premio della Critica Discografica Tedesca , il Premio Edison.

Collabora con artisti quali Giuliano Carmignola, Viktoria Mullova, Katia e Marielle Labeque, Magdalena Kozena, Anna Netrebko, Andreas Scholl, Cecilia Bartoli, Patricia Petibon.

Docente appassionato ha tenuto seminari e corsi di perfezionamento in tutta Europa, in Giappone, Corea e per le Accademie Superiori di Musica di Tolosa, Helsinky, Amburgo, Lubecca, Amsterdam, Malmoe, Karlsruhe, Copenhagen, per il Royal College of Organists di Londra e le Università di Goteborg e Birmingham. E’ stato inoltre invitato più volte a far parte della giuria dei concorsi internazionali di Norimberga, Tolosa, Alkmaar, Bruges, Tokyo, Amburgo (NDR) e Dublino

 INTERVISTA DI ELENA FILINI 
QUINDICI ANNI FA HA RINUNCIATO PER SEMPRE ad un futuro nei Conservatori italiani rassegnando le sue dimissioni. Una decisione sofferta, ma resa necessaria dall’asfissia dell’ambiente in cui «si doveva lottare per le cose più ovvie». Ora sarà premiato proprio da un Conservatorio. Senza tuttavia avere alcuna speranza logica di poter mai più insegnare a Venezia o nel Veneto. Incerti della sorte che toccano oggi Andrea Marcon, clavicembalista, organista e direttore italiano tra i più stimati all’estero, come in un futuro non remoto toccarono nomi che fanno scalpore quali, ad esempio, Giuseppe Verdi, che venne prima scoraggiato senza pietà per poi essere chiamato a divenire estensore dei programmi di studio della Nuova Italia. Tuttavia il musicista trevigiano sarà orgogliosamente in scena a ricevere il proprio premio. Nello stesso luogo da cui, alla fine del XVII secolo partì Agostino Steffani, suo conterraneo destinato allo stesso modo a diventare una celebrità nei Paesi di area germanica. Dopo il diploma nel periferico Conservatorio di Castelfranco, anno 1982, la Schola Cantorum Basiliensis, poi l’esperienza con i Sonatori de la Gioiosa Marca nel barocco veneziano, infine la cattedra a Basilea poi al Mozarteum di Salisburgo e la fondazione dell’Orchestra Barocca di Venezia (conosciuta all’estero come Venice Baroque Orchestra). Ma la strada di Marcon ad un certo punto sembra voler sfondare i confini del repertorio antico; arrivano infatti i Berliner prima con Vivaldi e poi con un futuro tutto da scrivere. Poi dall’anno prossimo due grandi opere di Händel ad Aix-en-Provence (Ariodante e Alcina), e la fresca la nomina a direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica della Città di Granada. Ma in Italia le occasioni di lavoro sono ridottissime. «Sarò con piacere al Conservatorio di Castelfranco perché questa del premio alla carriera è una bella iniziativa. In Italia infatti i Conservatori sembrano non ricordarsi degli ex studenti che poi hanno fatto della musica la propria professione, perdendo così anche occasioni di contatto importanti con il mondo produttivo. Nei paesi anglosassoni ad esempio è normale per le accademie riunire gli ex allievi. Per questo quella di Paolo Troncon mi pare un’iniziativa molto interessante».

 

La sua percezione della realtà dei Conservatori italiani è cambiata nel tempo?
«Per nulla. La riflessione resta inalterata. Il problema vero a parer mio non è tanto la riforma quanto il sistema di reclutamento degli insegnanti. In nessun luogo d’Europa i requisiti d’ingresso sono così ipotetici e soggettivi. Dovrebbero abolire da subito i trasferimenti di anzianità (amenità unicamente italiana) per lasciar spazio a dei veri concorsi su ogni cattedra che si libera. Fuori dall’Italia conta chi sa suonare, ha predisposizione per l’insegnamento, è poliglotta. E soprattutto le selezioni sono veri concerti e dimostrazioni didattiche pubbliche. Quando entrai a Basilea, in commissione mi giudicò Gustav Leonhardt».

Cosa dirà ai giovani diplomati, che l’Italia non offre speranze?
«Purtroppo dirò che se uno è intenzionato a fare della musica la propria professione, l’unica strada è l’estero. A meno che non abbia contatti e conoscenze anche politiche di una certa influenza. In Italia iniziamo finalmente a parlare di quanto siano importanti merito e qualificazione. Ma spesso rimangono solo un gioco di parole e non si riesce mai a cambiare nulla».

Qual è stata la ragione per cui si è avvicinato al repertorio barocco in tempi non sospetti?
«Negli anni Settanta fare barocco era tutto tranne che calcolo, come magari può esserlo oggi. Io da ragazzo in realtà amavo molto Mahler e la musica romantica. Poi ho scoperto gli organi storici di Treviso e del Veneto, un patrimonio straordinario che ha influenzato, forse inconsapevolmente ma per sempre, il mio approccio alla musica»

La musica antica cambia dunque l’approccio interpretativo di ogni repertorio?
«Si perché sviluppa una curiosità, un desiderio di confrontarsi con manoscritti e fonti dirette che ha ripercussione in tutti i repertori, dalla musica rinascimentale fino ad arrivare proprio a Mahler. È direi una voglia di restituire l’originale quale che sia nella maniera più integra e viva possibile»

I maggiori festival europei, le incisioni con la Sony e la Deutsche Grammophon, tutto il percorso con la Venice Baroque Orchestra hanno avuto però un finale imprevedibile: l’incontro con i Berliner Philarmoniker.
«Ho realizzato molti dischi con il mezzosoprano Magdalena Kožená, moglie di Simon Rattle. E proprio da quest’ultimo è nato il desiderio di avermi come organista per una Passione secondo Matteo da realizzare con i Berliner in una sorta di ritualizzazione curata da Peter Sellars nel 2010. Circa sei mesi dopo, il giorno prima del mio compleanno, mi arriva la telefonata del mio agente tedesco: i Berliner mi volevano come direttore per tre concerti alla Filarmonica nella loro serie. Credo di non aver mai ricevuto regalo più gradito».

E cosa si scelse?
«Vivaldi, che l’orchestra non eseguiva da 25 anni. L’ultima volta era stata con Karajan e Anne-Sophie Mutter. Io proposi quattro concerti strumentali piuttosto desueti, uno inedito, e il Gloria con il RIAS Kammerchor».

 

Oggi, nonostante l’Italia sia più o meno solo il luogo in cui cambia le valigie, è un professionista arrivato. Come furono i primi anni a Basilea?
«Duri. Facevo il trasportatore di mobili e mangiavo una volta al giorno. Però presto m’inventai di tutto: dalle lezioni d’italiano per i cantanti stranieri, all’accompagnamento e preparazione sempre di cantanti e solisti, alle ripetizioni delle lezioni di Gehörbildung. Finché riuscii a diventare organista in una chiesa riformata e della Chiesa Cattolica Francese di Basilea».

Tra i progetti futuri che le stanno più a cuore?
«L’invito al Festival di Aix-en-Provence. Io cerco di fare solo un’opera all’anno perché per me significa due mesi di duro lavoro. Il Festival di Aix, che rimane il tempio di un certo modo di fare l’opera settecentesca, mi ha invitato per Ariodante di Händel nel 2014 ed Alcina nel 2015. Sono sicuro sarà una grandissima esperienza musicale».

PREMIO ANLAI 2014 a DOMINIKA ZAMARA 

 

 

PREMIO ANLAI 2014 a DANILO ROSSI 

 

PREMIO ANLAI 2014 A ANDREA ZANRE' 

 

RICONOSCIMENTO ANLAI A ROSSANO AQUILANTI PELAGALLI 

RICONOSCIMENTO A MARCO SCARAMUZZA 

 

PREMI ANLAI  2013

 Udino Lazzarin maestro liutaio    Milano 

Mauro Ivana Benaglia  Direttore d'orchestra  Milano 

Massimo Incarbone  Direttore d'orchestra Vittoria ( Ragusa) 

Wim Janssen  violista  Cremona 

Antonio Leoni  giornalista  Cremona

Alessandro  Lupo Pasini  organista  Crema 

Giorgio Piacentini  intagliatore  Castelverde (Cr) 

Aleksandra Radonic fotografa d'arte  Cremona

Sebastiano Maria Vianello Mirabello  violinista Venezia 

Volontari Fondazione La città Invisibile Biancavilla 

( Liborio Scaccianoce) 

 

Luigi Garòli  pittore scultore  Pasturo ( Lecco ) 

Nobile Carlotta  violinista alla memoria 

 

 

 

 

 Luigi Garòli

 

Nato a Cremona nel 1928 si è trasferito a Milano sin da giovanissimo ed ha iniziato a dedicarsi alla pittura e alla scultura. Ha esposto al Museo della Permanente di Milano, del qua­le è membro da molti anni, e sue opere sono esposte nei musei di Santa Maria di Leuca  e nel Sud Dakota . Si è dedicato anche al restauro svi­luppando tecniche personali, che hanno comunque avuto l’approvazione delle Soprintendenze  alle opere d’arte, ed ha compiuto interventi Importanti di restauro anche a Palazzo Besta su affreschi del 1500, alla facciata del 1800 del Comune sempre e alla sede della Banca di Credito Valtellinese di Sondrio, altri importanti restauri sono stati compiuti anche a Milano come alla Cap­pella della Chiesa di S. Ambrogio del 1600 a Bianzone agli Stucchi del 1700, a Campione d’Italia alla facciata del Santuario del­la “Madonna dei Ghirli“ del 1200, 1300 e 1400. Ha progettato e costruito monumenti ai Caduti della seconda Guerra Mondiale e affreschi raffiguranti gli angeli. Da alcuni  anni  si è trasferito a Pasturo, piccolo borgo sopra il lago di Lecco, dove continua la sua attività scultorea, pittorica e di progettazione nella serenità e nella tranquillità delle prealpi lombarde.

RECENTI MOSTRE

RIMINI  Museo della Città  - SORESINA Sala del Podestà   CREMONA Piazza Roma - CREMONA Sala degli Alabardieri Comune di Cremona - CREMONA   Sala CCIAA Via Solferino    FORMIA Terrazza sul mare -   BOARIO TERME  Parco delle Terme -  GROSSETO Galleria Eventi 

Addio a Carlotta Nobile, 
l’angelo del violino

Muore a 24 anni l’artista campana
dirigeva l’Accademia di S. Sofia

Carlotta Nobile, 24 anni

SANDRO CAPPELLETTO

ROMA

Quella mattina di domenica 3 marzo, non aveva voluto rinunciare. Per suonare, a Roma, nel concerto dedicato alla memoria di Goffredo Petrassi, aveva preso treni per andare e tornare da Milano, dove era in cura. Chi non lo sapeva, a vederla così più che bella, radiosa, determinata, brava, mai avrebbe immaginato che il male la stava vincendo e che la partita si sarebbe chiusa così presto.  

Addio Carlotta Nobile, violinista, laureata in storia dell’arte, autrice di due libri di narrativa. Nell’ultimo,Oxymoron, aveva scritto: «Il tempo non è che un nemico beffardo sempre in corsa e mai costante. Va a ritroso quando dovrebbe scorrere e travolge quando dovrebbe fermarsi, e certo non sarò io a convincerlo a imparare». A lei, il tempo che travolge, ha concesso soltanto 24 anni. Si è spenta nella casa di famiglia a Benevento, circondata dall’affetto di molte persone, strette attorno al dolore dei genitori, del fratello.  

Diplomata con lode in violino a 17 anni, perfezionata a Londra, Salisburgo e alla Scuola di Fiesole, Carlotta è stata fedele alla sua dedizione alla musica fino a quando le forze lo hanno consentito. Sapeva tutto del tumore che la stava divorando con quell’energia brutale che possiede quando prende di mira i più giovani e che aveva suggerito ai medici terapie molto invasive. Più le cure la sfibravano, più le diagnosi avvicinavano il momento del congedo, più la musica diventava la sua ribellione al destino, la sua vera vita: e mai con uno sconto alla qualità. Nel suo orgoglio di vera artista, non avrebbe tollerato di essere invitata a suonare perché malata. Non aveva bisogno di queste concessioni: possedeva un suono forte e sicuro, un’agilità perfino virtuosistica, era curiosa del repertorio moderno, come testimonia anche la sua interpretazione di alcuni brani di Ernest Bloch, ora contenuti nel cd Il pentagramma della memoria, edito dalla Fondazione Carlo Levi. E conquistava il pubblico, con una consapevole - e mai artefatta, come si vede di frequente - presenza scenica.  

Quel giorno a Roma aveva suonato, con il pianista Marco Scolastra e il violista Antonello Farulli,Introduzione e Allegro e Duetto per violino e viola. Carlotta conosceva il primo pezzo, non il secondo. Non si tirò indietro, studiò molto, come fosse consapevole che sarebbe stato quello il suo ultimo concerto pubblico. Così purtroppo è accaduto. Fu travolgente nei passaggi più brillanti, molto matura nei momenti più lirici, più dialoganti e segreti dei due capolavori di Petrassi. Ciao Carlotta, grazie per sempre. Sapremo ricordarti, sapremo onorarti.  


Sopra, Giorgio Piacentini

Il consiglio direttivo dell’Anlai ha deliberato l’assegnazione dei premi Anlai 2013 che saranno consegnati il 18 maggio al castello del Seprio di Mozzate. Tra i premiati il maestro liutaio Udino Lazzarin Conservatore degli strumenti musicali del Museo della Scienza e della tecnica di Milani ed alcune altre personalità che si sono particolarmente distinte in campo liutaio e musicale. Tra di loro, altri cinque “cremonesi”. Il giornalista Antonio Leoni “che ha sempre manifestato grande impegno e interesse per la liuteria”, spiega l’Anlai. Il maestro Alberto Lupo Pasini, organista, docente dell’Istituto Musicale ‘Folcioni’ di Crema. Il maestro ebanista Giorgio Piacentini, grande intagliatore del legno. L’artista Aleksandra Rodonich, giovane fotografa serba e il violista Maestro Wim Janssen, docente del conservatorio ‘Nicolini’ di Piacenza e della scuola civica di musica ‘Monteverdi’ di Cremona.

 

 

 

L’Anlai premia il violinista 
ungherese scomparso 
sulla nave Concordia

21 marzo, 2012   // 

E’ scomparso nella tragedia della Costa Concordia e ora l’Anlai, l’Associazione Nazionale Liuteria Artistica Italiana, vuole rendere omaggio al violinista ungherese Sandor Feher, assegnandogli il Premio Anlai 2012. Il maestro, nella tragica notte del 13 gennaio al largo dell’Isola del Giglio, ha aiutato vari bambini ad indossare i salvagenti, quindi è corso in cabina per tentare di recuperare e salvare il suo strumento, ma non è più riuscito ad uscire dalla nave. Nato a Budapest nel 1973 si era perfezionato a Vienna e aveva lavorato a lungo in Germania. Si era imbarcato sulla nave Concordia dopo essere stato scritturato per suonare ogni sera nella Sala Vienna. Il Consiglio di Amminitrazione di Anlai ha deciso di assegnargli il Premio Anlai 2012 e di ricordarlo il 19 maggio a Pisogne durente la cermonia di premiazione dei concorsi di liuteria.

 Ciao Antonio !

Addio a Antonio Bergonzi,

liutaio per passione

Premio Anlai 2012 

Antonio Bergonzi

CREMONA - Dopo una lunga malattia, è morto lunedì a 81 anni Antonio Bergonzi, cartolaio e libraio, poi anche ‘liutaio per passione’. Conosciuto e stimato, era uomo di cultura. Dotato di grande ironia, autodidatta e uomo di spessore. Attentissimo a quello che succedeva in città dal punto di vista commerciale ma anche urbanistico. Era stato consigliere comunale per il Pri negli anni Settanta, aveva scritto alcuni libri. Ma la dura gavetta che i bottegai facevano non l’ha mai dimenticata. Tutta la storia della sua vita l’ha raccontata nel libro ‘I Mèe’: un inno al lavoro e ai sacrifici attraverso la vita dei suoi genitori. E in quel libro c’è una significativa immagine dell’autore, fotografato nel giorno della prima comunione accanto allo zio Piero, titolare della cartoleria Moschetti di corso Garibaldi dal 1919. Nel 1933 la cartoleria passerà a Giovanni, padre di Antonio, e alla mamma Elsa. Successivamente Antonio si trasferì in corso Mazzini. La passione per la liuteria l’ha trasmessa al figlio Riccardo, direttore degli Swingers che ha la bottega in corso Garibaldi, accanto a quella che fu la

 libreria Moschetti.

Istituito negli anni 90’ durante il Concorso di Liuteria di Baveno come  premio dedicato al riconoscimento dell’attività dell’impegno e della bravura  di  alcuni tra i più affermati  liutai  (furono premiati tra gli altri Arnaldo Morano,  Giacomo  Bisiach,   Giuseppe  Stefanini,  Guerriereo Spataffi, oltre a  Gio Batta Morassi, Renato Scrollavezza, Giancarlo, Guicciardi  e Carlo Vettori ) è stato per molto tempo un premio ambito ed apprezzato. Lo stesso dicasi per il  riconoscimento dedicato a personaggi che,  pur non essendo liutai,  avevano dato lustro alla liuteria grazie alla loro attività e attivismo  (sono stati  premiati  ad esempio Sandro Talamazzini  per il suo film “ Stradivari  60”  e i suoi documentari , Victor  Salvi che ha creato un stupendo museo dell’arpa,  Antonio Monzino presidente per tanti anni della Disma  e discendente da una gloriosa famiglia famosa nell’ambito della liuteria, lo scrittore Giorgio Finale Montalbano autore del volume “Il violino un intoccabile  feticcio ?”, l’arch Sergio Renzi,  l’indimenticabile  collezionista  liutaio Mario Maggi’).

 

Concorso di Pisogne
un premio ad Arvedi
per il Museo del Violino 
PREMI ANLAI 2011

 

 

Istituito negli anni 90’ durante il Concorso di Liuteria di Baveno come  premio dedicato al riconoscimento dell’attività dell’impegno e della bravura  di  alcuni tra i più affermati  liutai  (furono premiati tra gli altri Arnaldo Morano,  Giacomo  Bisiach,   Giuseppe  Stefanini,  Guerriereo Spataffi, oltre a  Gio Batta Morassi, Renato Scrollavezza, Giancarlo, Guicciardi  e Carlo Vettori ) è stato per molto tempo un premio ambito ed apprezzato. Lo stesso dicasi per il  riconoscimento dedicato a personaggi che,  pur non essendo liutai,  avevano dato lustro alla liuteria grazie alla loro attività e attivismo  (sono stati  premiati  ad esempio Sandro Talamazzini  per il suo film “ Stradivari  60”  e i suoi documentari , Victor  Salvi che ha creato un stupendo museo dell’arpa,  Antonio Monzino presidente per tanti anni della Disma  e discendente da una gloriosa famiglia famosa nell’ambito della liuteria, lo scrittore Giorgio Finale Montalbano autore del volume “Il violino un intoccabile  feticcio ?”, l’arch Sergio Renzi,  l’indimenticabile  collezionista  liutaio Mario Maggi’).

Inopinatamente chiusa l’esperienza di Baveno,  la tradizione  è stata  ripresa e continuata da parte  dall’Anlai  prima durante le esposizioni di Rimini del Disma Music s e successivamente  a Pisogne nell’ambito del concorso nazionale e dallo scoro anno di quello internazionale.  Sono stati premiati liutai famosi  come Francesco  Bissolotti ,  Giorgio Cè, Giorgio Scolari , Antonio Capela, Primo Pistoni, Tibor Semmelweis , archettai come  Primo Papini, l’allievo di Fracassi,  e Giovanni Lucchi   e personaggi che si sono particolarmente distinti  nel settore liutario come ad esempio Anna Maramotti, attuale presidente del Museo del Violino,   Mirelva Mondini, preside Ipiall ,  Paolo Bodini  Presidente  della Fondazione Stradivari, il musicologo Piero Gargiulo ecc.

Il Premio ANLAI che  trascende quindi  il suo valore per l’importanza che gli viene ormai attribuita,  per il 2011  è stato assegnato  dal CDN dell’Associazione e verrà consegnato il 18 settembre nella splendida cornice della Chiesa di Santa Maria della neve del Romanino di Pisogne  al maestro liutaio cinese del conservatorio di Pechino Zhen Quan, diplomato a Cremona e primo vincitore del Premio Baveno. Altro premio ANLAI è stato assegnato a Pierangelo Balzarini alla memoria, il giovane validissimo liutaio scomparso sette anni fa in giovane età. Il riconoscimento sarà ritirato dalla madre. Il Premio Anlai “Una vita dedicata alla liuteria, all’arte  o alla musica” è stato attribuito quest’anno e sarà consegnato   sempre a Pisogne nella stessa cerimonia al  Cav Giovanni Arvedi,  ideatore e realizzatore del Museo del Violino di Cremona, ad  Antonio Bergonzi, fondatore della rivista “Liuteria”, al musicologo Renato Meucci, al musicista testimonial Aism e Fism Matteo Fedeli e a Mario Silla, già direttore di vari organi di stampa e attuale direttore di CremonaOggi

Speciali  riconoscimenti saranno  assegnati anche a Nella Anfuso Presidente della Fondazione Rinascimento musicale Italiano,  alla presidente della Fondazione “La città invisibile” di Catania Alfia Milazzo realizzatrice a Francavilla ai piedi dell’Etna del metodo Abreu  in collaborazione con il m° Abbado,  alla direttrice della Casa circondariale di Cremona dott.ssa Ornella Bellezza ed al presidente della IBLA Foundation di New York Salvatore Moltisanti, quattro  istituzioni che collaborano con l’Anlai per progetti di grande interesse 

Premio ANLAI 2010 al Portale del Violino!

Postato il Domenica, 20 giugno @ 05:50:15 CDT di 

Apprendiamo dal quotidiano di Cremona "La Cronaca" del 1° Giugno 2010 che il comitato direttivo dell'ANLAI ha assegnato a Claudio Rampini il premio "Una vita per la liuteria". A mia volta dedico questo importante riconoscimento a tutti gli utenti del Portale che quotidianamente ci seguono con passione.

Lo stesso riconoscimento è stato attribuito al maestro Claudio Rampini di Pontedera che - spiega ancora Nicolini - con il suo "Portale del violino" quotidianamente mantiene contatti con liutai, musicisti, appassionati cultori dell'arte liuteria".
Rampini, costruttore e restauratore di strumenti ad arco, si dedi­ca attivamente alla ricerca filologica, storica, artistica e tecnica e soprattutto alla divulgazione e diffusione della cultura musicale ed organologica sotto ogni punto di vista, orientando la propria atti­vità a contribuire ad una liuteria "etica" e "popolare", tentando di portare la figura del liutaio ed i suoi strumenti al difuori di una lo­gica commerciale e mercantile spesso legata a luoghi comuni. Inol­tre nel 2004 ha fondato, e tuttora gestisce, il primo sito web italia­no, non commerciale e specifico, dedicato agli strumenti ad arco ed alla liuteria; a tale sito è abbinato un forum in cui professionisti, studenti o appassionali di musica o liuteria discutono di tali mate­rie specifiche.

 (segue articolo completo).

 Un altro importante riconoscimento premia l'impegno di Paolo Bodini alla guida della Fondazione Stradivari. L'Associazione Na­zionale Amici della Liuteria Italiana (ANLAI), nell'ultima riunio­ne, ha deciso di conferirgli il premio "Una vita dedicata alla liute­ria". Si vuole così gratificare quanto Bodini ha saputo fare prima come sindaco di Cremona (portò nella collezione di Palazzo Co­munale alcuni capolavori di liuteria classica e conferì la cittadinan­za onoraria a Rostropovich, lavorando per dare una dimensione in­ternazionale alla nostra città), poi come presidente della Triennale e, successivamente della Fondazione Stradivari. Oggi il concorso per liutai è tornato ad essere tra i più importanti al mondo e gli eventi di ottobre sono una vetrina pressoché unica per la nostra cultura musicale e per la preziosa tradizione ereditata delle nostre botteghe. La Fondazione Friends of Stradivari, infine, è sempre più il nodo centrale di una comunità virtuale legata al nome dei nostri massimi costruttori di strumenti ad arco. E, non a caso, la motiva­zione, resa nota dal presidente del ANLAI Gualtiero Nicolini, giu­stifica l'importante premio sottolineando "l'impegno profuso e i notevoli consensi che Cremona e la Triennale hanno ottenuto in questi anni".

Lo stesso riconoscimento è stato attribuito al maestro Claudio Rampini di Pontedera che - spiega ancora Nicolini - con il suo "Portale del violino" quotidianamente mantiene contatti con liutai, musicisti, appassionati cultori dell'arte liuteria".
Rampini, costruttore e restauratore di strumenti ad arco, si dedi­ca attivamente alla ricerca filologica, storica, artistica e tecnica e soprattutto alla divulgazione e diffusione della cultura musicale ed organologica sotto ogni punto di vista, orientando la propria atti­vità a contribuire ad una liuteria "etica" e "popolare", tentando di portare la figura del liutaio ed i suoi strumenti al difuori di una lo­gica commerciale e mercantile spesso legata a luoghi comuni. Inol­tre nel 2004 ha fondato, e tuttora gestisce, il primo sito web italia­no, non commerciale e specifico, dedicato agli strumenti ad arco ed alla liuteria; a tale sito è abbinato un forum in cui professionisti, studenti o appassionali di musica o liuteria discutono di tali mate­rie specifiche.

I Premi Anlai "Musica e Liuteria" sono stati quindi assegnati a Nella Anfuso la presidente del Centro Studi Rinascimento Musi­cale che con la sua arte ha contribuito a diffondere il canto e la musica monteverdiana e che è anche utrice di un progetto per la costruzione di strumenti ad arco un quintetto barocco con legno certificato del cinquecento per l'esecuzione di brani del grande compositore cremonese " il Divino Claudio" e a Mr Michael Yane- sak Direttore della Ibla Foundation di New York con la quale l'Anlai ha stretto una proficua collaborazione e che vedrà quest'anno a Ragusa ed il prossimo anno a Manhattan New York strumenti di collezionisti Anlai suonati dai finalisti del concorso. Anlai, infine, premia due affermati liutai. Il primo è il portoghese Antonio Capela Anta e, in qualche modo, è legato a Cremona. Perché, pur apprednendo l'arte della liuteria dal padre si è poi perfezionato, negli anni Sessanta, alla nostra scuola internazionale sotto la guida di Sgarabotto e Sacconi. I suoi violini hanno vinto importanti premi a Cremona e a Poznan, in Polonia.
Infine viene premiato anche il liutaio Luca Sbernini Griffa, di Verbano Cusio Ossola.

Ha frequentato la scuola per la costruzione e il restauro degli strumenti musicali del Comune di Milano sotto la guida del maestro Renato Scrollavezza e nel 1981-1982 è stato suo assi­stente. Si dedica a studi di fisica acustica ed è socio della Catgut Acoustical Society of America. Al concorso Triennale ha partecipa­to nel 1988, giungendo terzo nella categoria violoncello, quarto e sesto per i violini.

I premi Anlai saranno ufficialmente consegnati ai vincitori il 19 settembre 2010 nella Chiesa del Romanino di Santa Maria della Neve di Pisogne durante la cerimonia di premiazione dei vincitori del 4° Concorso nazionale di Liuteria presieduto da Ivan Moni- ghetti premiazione che precederà di qualche giorno quella del 1° Concorso internazione violino antichizzato e copia di strumento antico.

Istituito negli anni 90’ durante il Concorso di Liuteria di Baveno come  premio dedicato al riconoscimento dell’attività dell’impegno e della bravura  di  alcuni tra i più affermati  liutai  (furono premiati tra gli altri Arnaldo Morano,  Giacomo  Bisiach,   Giuseppe  Stefanini,  Guerriereo Spataffi, oltre a  Gio Batta Morassi, Renato Scrollavezza, Giancarlo, Guicciardi  e Carlo Vettori ) è stato per molto tempo un premio ambito ed apprezzato. Lo stesso dicasi per il  riconoscimento dedicato a personaggi che,  pur non essendo liutai,  avevano dato lustro alla liuteria grazie alla loro attività e attivismo  (sono stati  premiati  ad esempio Sandro Talamazzini  per il suo film “ Stradivari  60”  e i suoi documentari , Victor  Salvi che ha creato un stupendo museo dell’arpa,  Antonio Monzino presidente per tanti anni della Disma  e discendente da una gloriosa famiglia famosa nell’ambito della liuteria, lo scrittore Giorgio Finale Montalbano autore del volume “Il violino un intoccabile  feticcio ?”, l’arch Sergio Renzi,  l’indimenticabile  collezionista  liutaio Mario Maggi’).

Inopinatamente chiusa l’esperienza di Baveno,  la tradizione  è stata  ripresa e continuata da parte  dall’Anlai  prima durante le esposizioni di Rimini del Disma Music s e successivamente  a Pisogne nell’ambito del concorso nazionale e dallo scoro anno di quello internazionale.  Sono stati premiati liutai famosi  come Francesco  Bissolotti ,  Giorgio Cè, Giorgio Scolari , Antonio Capela, Primo Pistoni, Tibor Semmelweis , archettai come  Primo Papini, l’allievo di Fracassi,  e Giovanni Lucchi   e personaggi che si sono particolarmente distinti  nel settore liutario come ad esempio Anna Maramotti, attuale presidente del Museo del Violino,   Mirelva Mondini, preside Ipiall ,  Paolo Bodini  Presidente  della Fondazione Stradivari, il musicologo Piero Gargiulo ecc.

Il Premio ANLAI che  trascende quindi  il suo valore per l’importanza che gli viene ormai attribuita,  per il 2011  è stato assegnato  dal CDN dell’Associazione e verrà consegnato il 18 settembre nella splendida cornice della Chiesa di Santa Maria della neve del Romanino di Pisogne  al maestro liutaio cinese del conservatorio di Pechino Zhen Quan, diplomato a Cremona e primo vincitore del Premio Baveno. Altro premio ANLAI è stato assegnato a Pierangelo Balzarini alla memoria, il giovane validissimo liutaio scomparso sette anni fa in giovane età. Il riconoscimento sarà ritirato dalla madre. Il Premio Anlai “Una vita dedicata alla liuteria, all’arte  o alla musica” è stato attribuito quest’anno e sarà consegnato   sempre a Pisogne nella stessa cerimonia al  Cav Giovanni Arvedi,  ideatore e realizzatore del Museo del Violino di Cremona, ad  Antonio Bergonzi, fondatore della rivista “Liuteria”, al musicologo Renato Meucci, al musicista testimonial Aism e Fism Matteo Fedeli e a Mario Silla, già direttore di vari organi di stampa e attuale direttore di CremonaOggi

Speciali  riconoscimenti saranno  assegnati anche a Nella Anfuso Presidente della Fondazione Rinascimento musicale Italiano,  alla presidente della Fondazione “La città invisibile” di Catania Alfia Milazzo realizzatrice a Francavilla ai piedi dell’Etna del metodo Abreu  in collaborazione con il m° Abbado,  alla direttrice della Casa circondariale di Cremona dott.ssa Ornella Bellezza ed al presidente della IBLA Foundation di New York Salvatore Moltisanti, quattro  istituzioni che collaborano con l’Anlai per progetti di grande interesse 

26Jan2013

L'Associazione Nazionale Liuteria Artistica Italiana ha assegnato i premi per il 2013. Tra i meritevoli per gli interventi a favore della liuteria Cremonese anche il nostro Antonio Leoni

 

Assegnate le targhe ANLAI per il 2013. Ecco i premiati. Brigitte Brandmair - Ivano Mauro Bonaglia - Massimo Incarbone - Wim Jannssen - Antonio Leoni- Renato Meucci - Alessandro Lupo Pasini - Aleksandra Radonich - Liborio Scaccianoce (Fond. Città invisibile Biancavilla Catania)

20Jan2013

PREMI ANLAI 2013
Brigitte Brandmair - Ivano Mauro Bonaglia - Massimo Incarbone - Wim Jannssen - Antonio Leoni- Renato Meucci - Alessandro Lupo Pasini - Aleksandra Radonich - Liborio Scaccianoce

23DEC2012

A Napoli il 21 dicembre 2012  il presidente ANLAI Gualtiero Nicolini ha consegnato al m° Marco Traverso (  unitamente al disco d'oro che fli è stato consegnato dal Direttore del Conservatorio San Pietro a Maiella ) il PREMIO ANLAI 2012 nella BASILICA DI SAN GIOVANNI MAGGIORE